domenica 31 gennaio 2010

Da"STAR" agenzia per le statistiche del Canton Tcino


Negli ultimi 3 decenni le temperature medie sono aumentate
di 1-1,5°C
Il riscaldamento dell’atmosfera è la manifestazione più evidente del
cambiamento climatico. Per evitare ripercussioni gravi per l’uomo
e gli ecosistemi le temperature globali non dovrebbero aumentare
di più di 2°C rispetto all’epoca preindustriale.
A Lugano, rispetto agli anni ‘80 la temperatura media è aumentata
di circa 1°C .
Ai ghiacciai ticinesi restano pochi decenni di vita
Tra il 1973 e il 1985 la superficie dei ghiacciai svizzeri è rimasta praticamente
invariata, mentre dal 1985 al 2000 si è ridotta del 18%.
In Ticino il ritiro è particolarmente vistoso per il ghiacciaio Bresciana,
sulle pendici dell’Adula, accorciatosi di 370 m tra il 1997 e il 2007:
una diminuzione che sfiora il 40 % della sua lunghezza .
I laghi si riscaldano
Il riscaldamento è particolarmente evidente a partire dal 1993, negli
strati superficiali del Lago Ceresio . La tendenza si è interrotta
negli inverni 2004-2005 e 2005-2006, caratterizzati da periodi prolungati
di freddo e presenza di forti venti. Queste condizioni hanno
raffreddato il lago, innescandone la circolazione completa e interrompendo
il progressivo riscaldamento. Dal 2006 è ripresa la tendenza
all’aumento, in modo più pronunciato rispetto al passato.
Anche nel Verbano si osserva la medesima tendenza al riscaldamento.
E si riscaldano anche i fiumi
Tra il 1976 e il 2007 il Cuccio, in territorio di Porlezza, si è riscaldato
di 2,2°C; la Magliasina di 2,3°C (misurazione effettuata a Magliaso) e
il Cassarate di 2,7°C (a Lugano-Pregassona) . Poiché possono
essere escluse immissioni di calore significative dovute alle attività
umane (es. immissioni nei fiumi di acque più calde provenienti dalle
industrie), le cause dell’aumento della temperatura vanno attribuite
principalmente ad apporti di calore ambientale, ossia al riscaldamento
climatico.

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