giovedì 22 luglio 2010


Lettera aperta ai Consiglieri del Comune di LAVENA PONTE TRESA (gruppi di maggioranza e di opposizione)

Con Delibera n. 13 del 19-05-2010, il Consiglio Comunale ha adottato il Piano Integrato d’Intervento CNS 13 “I Grotti” …in variante alla strumentazione urbanistica art 25 LR 12/2005 e schema di Convenzione”.
L’adozione è stata approvata all’unanimità dai presenti.

Questo e’ l’ultimo atto di una storia ormai trentennale che ha visto lo stravolgimento progressivo di una delle zone più caratteristiche del nostro paese, attraverso una serie di interventi devastanti. Da un fatto compiuto all’altro, con l’acquiescenza di varie Amministrazioni, questa zona è ormai ambientalmente, urbanisticamente, e architettonicamente, irriconoscibile. Al punto che , per trovare tracce dei “Grotti”, strutture tipiche del nostro lago, occorre andare in altri Comuni, (o in Svizzera!) dove tuttora prosperano: a schiacciante confutazione della scelta che qui da noi invece li ha sacrificati a una bislacca idea di promozione economica, il cui insuccesso e’ sotto gli occhi di tutti. Dei Grotti, in questo Comune, rimane solo il titolo che qualcuno ha voluto dare a questo PII, non si sa se per scherno o per macabro umorismo.
Valorizzare la peculiarità del territorio senza snaturarne l’identità è la carta da giocare per la sostenibilità dello sviluppo economico del paese. Ma non bastano le belle parole sulla vocazione turistica se poi, passando dalle parole ai fatti, si intaccano sistematicamente proprio le fondamenta sulle quali questa favoleggiata vocazione dovrebbe reggersi.
Non e’ necessario ricordare proprio a Voi che uno degli immobili in oggetto otterrà da questo PII una variazione di destinazione (da abitativa a ricettiva), appena dopo aver fruito del recupero dei sottotetti, del quale mai avrebbe potuto fruire nella sua nuova destinazione e di un precedente bonus volumetrico, sanato con condono edilizio ex-lege 45/85. E nemmeno è necessario ricordare che su un altro immobile si sta già lavorando da anni, grazie a una concessione edilizia per ristrutturazione conservativa; né ricordare come l’immobile da ristrutturare sia crollato in avvio d’opera, e ciò nonostante la concessione sia stata mantenuta, dietro garanzia di fedeltà al progetto originale. La quale garanzia e’ stata tanto scrupolosamente
osservata , che adesso Voi ne avallate la trasformazione definitiva in un edificio di struttura, dimensioni, e funzioni totalmente diverse da quelle dello sfortunato, e dimenticato, originale.
La lista delle sorprese non sarebbe finita, ma qui ci bastano questi cenni per legittimare l’impressione che il PII sia in realtà designato ad avallare e giustificare una serie di abili forzature edilizie già in atto; come novità aggiungendo, a questo “sdoganamento” , un consistente regalo volumetrico ad un privato.
Tutto ciò, anche in grazia della sottovalutazione economica del valore dell’incremento volumetrico, frutto di ormai irrealistiche tabelle comunali, e della contemporanea sopravvalutazione del valore delle opere da realizzarsi in contropartita ai fini pubblici. Le quali sono, in realtà, poco più che una semplice cosmesi di manufatti, condita per la buona misura da vaghe attenzioni verso i batraci - delle quali attenzioni, peraltro, nei progetti concreti rimane solo una labile traccia .
Eppure una possibilità di riscattare questa vicenda, a suo modo esemplare, di impudente destrezza da un lato e ingloriose passività dall'altro , Voi la avete ancora. Ammesso (e non concesso) che il privato-proponente il PII in questione abbia titolo a un regalo volumetrico, almeno non toccate ( e non fategli toccare!) la riva del lago. Con le tabelle economiche allegate al PII, il Comune può formalmente giustificare “l’omaggio”, anche se si eliminano le voci dei lavori di manomissione della costa litorale, di per sé non necessarie, al di là del restauro del pontile di captazione. Si tratta di lavori potenzialmente perniciosi, la cui utilità per la collettività è per ora incomprensibile, e che potrebbero prefigurare futuri colpi di mano, come l’attuale esperienza insegna.
Perciò Vi rivolgiamo un appello affinché accogliate e votiate favorevolmente le osservazioni che abbiamo formalmente presentato a tutela del nostro, e vostro, paese.

Legambiente CERESIUM

Circolo locale di LEGAMBIENTE onlus
Lavena Ponte Tresa, 20 luglio 2010

Nessun commento: