Di questi tempi, fra maree nere che minacciano le varie coste, libero saccheggio del territorio grazie allo smantellamento dei controlli, buchi nei bilanci pubblici e nell'ozono, leggere una notizia rassicurante sui giornali è veramente raro... e fa venir voglia di piangere dalla consolazione.
Nell'indifferenza dei media, tutti presi a commentare le (s)fortune della nazionale di calcio o le dichiarazioni, sempre mal interpretate, di questo o quel politico ( saremo mica tutti diventati un po'stupidi, che non capiamo mai!?!)ho spulciato una notizia che, se le premesse son corrette, potrebbe davvero dare una soluzione definitiva al problema dei rifiuti urbani.
Si tratta dell'applicazione di un marchingegno chiamato "dissociatore molecolare" che, a parte il nome fantascientifico, ha la molto terrestre capacità di scomporre le molecole componenti plastica, legno, sostanze organiche, cioè il 90% dei rifiuti solidi indifferenziati, riscaldandoli fino a 500°C in assenza di ossigeno.
La materia non brucia, perchè manca l'ossigeno necessario alla combustione, ma produce una miscela gassosa di ossido di carbonio e idrogeno che può essere bruciata direttamente come combustibile al fine di produrre elettricità o, attraverso catalizzatori, può essere trasformata in idrocarburi o in metano.
Il gas non contiene diossina ( che si produce durante la normale combustione in presenza di ossigeno) è ovviamente irrespirabile,ma non porta tracce di sostanze pericolose, almeno così assicurano i tecnici che lo hanno testato in quel di Peccioli( PISA) dove il dissociatore è in funzione.
Il costo di questa apparecchiatura è contenuto, se paragonato ai costi di costruzione, gestione e bonifica delle discariche, di cui decreterebbe la definitiva scomparsa, e infinitamente minore della costruzione di una qualsivoglia centrale nucleare, oltre che fornire l'indubbio vantaggio di essere utilizzabile da subito, senza problemi di approvvigionamento: non son certo i rifiuti che ci mancano!
Bastano ( si fa per dire) 800.000,00 euro per attivare quello che sembra l'uovo di Colombo: risolvere in un colpo solo il problema della spazzatura e quello energetico...elementare, Watson!
Ora una semplice domanda: come mai ci hanno pensato solo a Peccioli e non a Napoli o a Palermo? Gli mancheranno le idee o gli 800.000 euro?
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