venerdì 7 maggio 2010

Libera acqua in libero Stato


Il motto parafrasa quello che, pare, il conte di Cavour abbia pronunciato contro un'eccessiva clericalizzazione del neonato Regno d'Italia: Libera Chiesa in libero Stato.
Certo non si potrà accusare il tessitore delle sorti d'Italia di pericolose derive populiste o marxiste, eppure, a distanza di 150 anni, siamo ancora qui a discutere su cos'è la libertà.
Libertà è, anche, darsi le forme di amministrazione e autogoverno che si scelgono in democratica competizione fra impostazioni ideologiche e politiche diverse: l'articolo di legge che si chiede di abrogare IMPONE una procedura di affidamento del servizio idrico con un'unica modalità: la gara d'appalto fra società per azioni.
Poco importa se esse siano a capitale pubblico o privato, tanto più che, anche laddove il capitale fosse interamente pubblico, queste società sono obbligate a diminuire la quota pubblica fino a farla passare in minoranza.
Non si comprende come questo vincolo possa soddisfare il criterio d libertà e democrazia che sta alla base della costituzione ( e della Costituzione) di uno stato moderno.

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