Guardando il mondo dell'energia dal di fuori si ha la sensazione che questo sia composto solo e unicamente dalla produzione. Nient'altro. Risorse fossili, nucleari, rinnovabili, impianti di generazione elettrica e raffinerie, nonché tutte le questioni legate alla geopolitica sembrano essere gli unici grandi attori del variegato mondo energetico, nel quale appare ogni tanto il lato legato alla logistica dell'energia, con le reti elettriche, i gasdotti e le petroliere; il grande assente all'interno di questo scenario è sempre il consumatore, grande o piccolo che sia. In genere il consumatore d'energia viene percepito al più come un aggregato indistinto che ha il solo compito di utilizzare la quantità d'energia fornitagli, senza che possa fare alcuna domanda sulle modalità con cui sono stati prodotti l'elettricità e il carburante, se la fornitura arrivi o no da Paesi dittatoriali nei quali non sono rispettati i diritti umani e se e quanto la produzione d'energia impatti sull'ambiente. Insomma l'unico ruolo dell'utente finale, (utilizzatore finale!) fino a poco tempo fa, era quello di consumare in maniera assolutamente acritica e in quantità sempre maggiore, lo impone la logica di mercato: energia senza porsi troppe domande,
Oggi lo scenario sta cambiando. L'introduzione delle rinnovabili che stanno trasformando il consumatore passivo in un produttore attivo, la maggiore consapevolezza sui danni ambientali legati alla produzione energetica e la rivendicazione di un maggior ruolo attivo da parte delle imprese manifatturiere auto produttrici d'energia, sono tutti elementi che potrebbero indurre un cambiamento radicale degli scenari legati ai consumi energetici. Il passaggio alla consapevolezza energetica del consumatore, però, non sarà né in discesa, né semplice. Sarà necessario abbandonare in parte la logica strettamente ingegneristica che oggi va per la maggiore per introdurre quella sociologica, più attenta alle dinamiche delle trasformazioni sociali che a quelle dei mercati energetici così come li conosciamo oggi.
Dal periodico "QualEnergia" di giugno 2009.
Il fumetto è un'elaborazione personale dai PEANUTS di B. Schultz
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