
Ai vertici del Consiglio Superiore dei Beni Culturali ( la direzione generale delle Soprintendenze, tanto per intenderci) c'è stato un avvicendamento, che è un modo politicamente corretto per illustrare le forzate dimissioni del Prof. Settis, eminente studioso, prontamente sostituito dal Prof. Carandini, specialista altrettanto preparato, almeno a quanto se ne sa. Quindi, tutto bene...se non fosse che, fra l'uno e l'altro degli accademici citati, esiste una profonda divergenza di vedute, almeno per quanto riguarda l'approccio alla tutela del patrimonio dei Beni culturali, quindi alla "carne e sangue" del loro alto ufficio.Il prof. Carandini incarna l'atteggiamento corrente del'ambiente politico attuale : il patrimonio d'arte dell'Italia, primo e unico al mondo, non è un bene in quanto tale,un segno di civiltà e d'identità culturale, bensì un prodotto , una merce da sfruttare economicamente. Ecco che non si sostituiscono i funzionari delle Soprintendenze ( 7 su 23 che dovrebbero essere in organico!), definiti dal Presidente Carandini "talebani della tutela", mentre si nomina direttore generale per la valorizzazione dei musei l'ex amministratore della McDonalds. Vendere, possibilmente a prezzi popolari, un evento culturale come una polpetta...
Contemporaneamente si riduce o si elimina lo studio della Storia dell'arte nei Licei: di quel che non si conosce si può fare tranquillamente a meno.
La coerenza del progetto è evidente.
Mala tempora currunt ( Che tempi!)
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