
Un hamburger "costa" caro : 2400 litri di acqua! Per un chilo di aglio ne bastano 518 litri,mentre per uno di cereali ne servono 1543... vi piacciono i pistacchi? Bene, produrre un chilo dei gustosi semi impiega la bellezza di 10864 (diconsi DIECIMILAOTTOCENTOSESSANTAQUATTRO) litri del prezioso liquido, ma la vera iperbole è la quantità d'acqua necessaria alla produzione di un etto di vaniglia: 9665 litri d'acqua per qualche migliaio di gelati!
Sono i dati ad effetto che ci cita la "Carta di Saragozza", l'equivalente del trattato di Kyoto per quanto riguarda il consumo idrico. La carta sottolinea il diritto all'acqua come bene indispensabile alla sopravvivenza dell'umanità e, nello stesso tempo, intende incentivare l'innovazione tecnologica per far rendere al meglio una risorsa che, tutt'altro che infinita, tende ad assottigliarsi costantemente.La situazione di partenza è drammatica: 1,4 miliardi di persone al mondo non hanno accesso all'acqua potabile, 1 miliardo beve acqua non sicura e 3,4 milioni muoiono ogni anno per malattie connesse all'acqua. In questo quadro dobbiamo aggiungere i danni incalcolabili che vengono causati dalle alluvioni e dagli uragani, sia in termini distruttivi che delle successive conseguenze legate all'acqua delle falde, inquinata dalle fuoriuscite di idrocarburi e dalle fognature.Nel momento del bisogno, quando l'acqua viene a mancare, la sete non minaccia solo i rubinetti, ma anche le dispense , assedia le centrali elettriche ( che senza il raffreddamento dell'acqua non possono funzionare)e mette in crisi le industrie a più alto consumo idrico . Sapevate che produrre una semplice maglietta di cotone sono necessari fino a 2400 litri d'acqua?
In questo quadro, mentre l'intervento pubblico latita, mancando al proprio compito istituzionale di garantire un diritto per tutti, il capitale privato scalda i motori per privatizzare, di fatto,un bene che già attualmente muove 300 miliardi di dollari ogni anno.
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