La socia Luciana Gatti, membro del consiglio direttivo di Legambiente Valceresio Onlus premia una delle tante lettere indirizzate al Mondo e alla Terra giunte al Concorso "Ti scrivo questa lettera per chiederti scusa". Fra le altre quelle che riportiamo in questo post, a testimonianza della sensibilità ambientale di questi due ragazzini che hanno molto da insegnare sia ai loro coetanei che a molti adulti e responsabili delle politiche ambientali.
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PREMIO
SPECIALE LEGAMBIENTE VALCERESIO ONLUS
Si premiano
Gioele Colombo e Costanza Orsanigo della Scuola Media Giovanni XXIII di
Galbiate per le loro lettere che, fra tutti gli elaborati pervasi di spirito
ambientalista ed ecologico, hanno saputo coniugare afflato poetico e senso
pratico. Il premio vuole sottolineare la sensibilità delle nuove generazioni
verso i problemi ambientali e la loro consapevolezza dei rischi di un
comportamento irrispettoso della natura. "
Galbiate,
29.12.2017
Caro Mondo,
sono io: colui che
rappresenta tutte le persone che vogliono fermare coloro che ti stanno
rovinando e consumando, senza pensare a quelli che verranno in futuro ad
abitarti.
Ti scrivo
per chiederti scusa e per far ragionare tutti i lettori di questa lettera su
come ti stiamo sfruttando e logorando senza scrupoli.
Posso
assicurarti che ti capisco perfettamente: ci odierai per tutte quelle trivelle
che perforano il tuo mantello, per tutte quelle lame che radono i tuoi boschi
come case durante un sisma, per tutta la schifezza che gettiamo nei tuoi
oceani, ma anche perché lottiamo fra noi con guerre e litigi con indifferenza,
gelosia, avarizia e spietatezza.
Io non
sono un viaggiatore che conosce posti sperduti in mezzo ai deserti, grotte
misteriose scavate dall’acqua per migliaia di anni o montagne ‘losche’ dove
neanche e aquile riescono ad arrivare.
Ho però
avuto la fortuna di essere stato in luoghi dove il paesaggio domina la mente e
ti lascia ibero da ogni pensiero per qualche stante. Ti potrà parere strano,
dato che ho appena dichiarato di non essere un viaggiatore. Tuttavia, ho già
scoperto, come tu già di sicuro sai, che basta salire un paio di migliaia di
metri per assaporare panorami unici sulla faccia della Terra, dove, per
fortuna, l’uomo non è ancora riuscito ad insediarsi. Alcuni dicono per il clima
sfavorevole, ma per me è perché non ha avuto il coraggio di modificare questi
gioielli naturali.
È un
segno, una speranza che testimonia che possiamo ancora rispettarti e
preservarti.
Fidati di
noi e perdonaci.
Gioele
Gioele Colombo – nato 24.12.2005 – I. C. Galbiate, Galbiate LC
Colle
Brianza, 3 gennaio 2018
Cara Terra,
come stai? Mi vergogno a
porti questa domanda, perché grazie agli studi fatti in questi ultimi anni di
scuola, ho imparato che ti sei ammalata a causa nostra: cioè di “quell’animale”
che si considera più intelligente di tutti.
Ci hi sempre donato cibo, acqua,
rifugio, divertimento e gioia; ci hai stupito con i tuoi arcobaleni, albe e
tramonti: abbiamo scritto pagine di libri sui tuoi paesaggi, dai ghiacciai ai
deserti. Ma cosa ti abbiamo dato in cambio?
Con le guerre abbiamo distrutto tutto,
con le nostre industrie abbiamo inquinato, con il nostro desiderio di avere
sempre di più, ti abbiamo sfruttato troppo.
Ma la cosa più strana è che, pur sapendo gli
effetti dei nostri comportamenti, non abbiamo fatto nulla e facciamo ben poco
per porre rimedio ai danni causati, proprio ora, quando i sintomi della tua
sofferenza si stanno manifestando. Sono aumentate le alluvioni e gli eventi
naturali eccezionali, la tua temperatura aumenta ogni anno; molte specie
animali e vegetali stanno scomparendo perché si è modificato l’ambiente in cui
vivono.
Ti assicuro che ci sono tante persone
come me che ti vogliono bene e vogliono rispettarti e curarti; purtroppo tante
altre, per potere e denaro, non si preoccupano di farti del male. Con questa
lettera voglio prometterti di combattere sempre per difenderti. Se fossi
presente ad una riunione dei grandi della Terra per decidere come risolvere il
problema ambientale, stabilirei tre semplici regole:
1. La regola
della partecipazione: tutti, ma proprio tutti, devono collaborare per trovare
soluzioni per le tue future cure;
2. La regola
della prudenza: non fare scoperte scientifiche che possono provocare danni alla
Terra;
3 . La regola
della responsabilità: come dice sempre mio nonno” Chi rompe, paga”! Quindi
tutti coloro che causano danni all'ambiente devono sistemare ciò che hanno
provocato.
Forse avrai ricevuto tante lettere di
scuse e promesse non mantenute e ora non hai più fiducia negli uomini, ma ti
assicuro che in ogni mia azione giornaliera cercherò di pensare alle conseguenze
che potrei causarti e quindi agirò nel modo più corretto. Come disse Madre
Teresa di Calcutta, so bene che ciò che farò sarà solo una goccia d’acqua
nell'oceano, ma se questa goccia non ci fosse, l’oceano avrebbe una goccia in
meno.
Ti prego di essere ancora paziente e
tollerante come solo le mamme sanno fare. Forse in futuro arriveranno uomini
migliori! Ti voglio bene e ti difenderò
con le poche e semplici armi a mia disposizione. Ti auguro una vita infinita!
A presto.
Costanza
Costanza Orsanigo – nata 27.02.2005 – Scuola Media Giovanni XXIII –
Galbiate LC
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