mercoledì 30 maggio 2018

Un premio molto speciale.

La socia Luciana Gatti, membro del consiglio direttivo di Legambiente Valceresio Onlus premia  una delle tante lettere  indirizzate al Mondo e alla Terra giunte al Concorso  "Ti scrivo questa lettera per chiederti scusa". Fra le altre quelle che riportiamo in questo post, a testimonianza della sensibilità ambientale di questi due ragazzini che hanno molto da insegnare sia ai loro coetanei che a molti adulti e responsabili delle politiche ambientali.  

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PREMIO SPECIALE LEGAMBIENTE VALCERESIO ONLUS


Si premiano Gioele Colombo e Costanza Orsanigo della Scuola Media Giovanni XXIII di Galbiate per le loro lettere che, fra tutti gli elaborati pervasi di spirito ambientalista ed ecologico, hanno saputo coniugare afflato poetico e senso pratico. Il premio vuole sottolineare la sensibilità delle nuove generazioni verso i problemi ambientali e la loro consapevolezza dei rischi di un comportamento irrispettoso della natura. "

Galbiate, 29.12.2017

Caro Mondo,
                      sono io: colui che rappresenta tutte le persone che vogliono fermare coloro che ti stanno rovinando e consumando, senza pensare a quelli che verranno in futuro ad abitarti.
Ti scrivo per chiederti scusa e per far ragionare tutti i lettori di questa lettera su come ti stiamo sfruttando e logorando senza scrupoli.
Posso assicurarti che ti capisco perfettamente: ci odierai per tutte quelle trivelle che perforano il tuo mantello, per tutte quelle lame che radono i tuoi boschi come case durante un sisma, per tutta la schifezza che gettiamo nei tuoi oceani, ma anche perché lottiamo fra noi con guerre e litigi con indifferenza, gelosia, avarizia e spietatezza.
Io non sono un viaggiatore che conosce posti sperduti in mezzo ai deserti, grotte misteriose scavate dall’acqua per migliaia di anni o montagne ‘losche’ dove neanche e aquile riescono ad arrivare.
Ho però avuto la fortuna di essere stato in luoghi dove il paesaggio domina la mente e ti lascia ibero da ogni pensiero per qualche stante. Ti potrà parere strano, dato che ho appena dichiarato di non essere un viaggiatore. Tuttavia, ho già scoperto, come tu già di sicuro sai, che basta salire un paio di migliaia di metri per assaporare panorami unici sulla faccia della Terra, dove, per fortuna, l’uomo non è ancora riuscito ad insediarsi. Alcuni dicono per il clima sfavorevole, ma per me è perché non ha avuto il coraggio di modificare questi gioielli naturali.
È un segno, una speranza che testimonia che possiamo ancora rispettarti e preservarti.
Fidati di noi e perdonaci.
                                                                               Gioele


Gioele Colombo –  nato 24.12.2005 – I. C. Galbiate, Galbiate LC


                                                                Colle Brianza, 3 gennaio 2018


Cara Terra,
                   come stai? Mi vergogno a porti questa domanda, perché grazie agli studi fatti in questi ultimi anni di scuola, ho imparato che ti sei ammalata a causa nostra: cioè di “quell’animale” che si considera più intelligente di tutti.
Ci hi sempre donato cibo, acqua, rifugio, divertimento e gioia; ci hai stupito con i tuoi arcobaleni, albe e tramonti: abbiamo scritto pagine di libri sui tuoi paesaggi, dai ghiacciai ai deserti. Ma cosa ti abbiamo dato in cambio?
Con le guerre abbiamo distrutto tutto, con le nostre industrie abbiamo inquinato, con il nostro desiderio di avere sempre di più, ti abbiamo sfruttato troppo.
 Ma la cosa più strana è che, pur sapendo gli effetti dei nostri comportamenti, non abbiamo fatto nulla e facciamo ben poco per porre rimedio ai danni causati, proprio ora, quando i sintomi della tua sofferenza si stanno manifestando. Sono aumentate le alluvioni e gli eventi naturali eccezionali, la tua temperatura aumenta ogni anno; molte specie animali e vegetali stanno scomparendo perché si è modificato l’ambiente in cui vivono.
Ti assicuro che ci sono tante persone come me che ti vogliono bene e vogliono rispettarti e curarti; purtroppo tante altre, per potere e denaro, non si preoccupano di farti del male. Con questa lettera voglio prometterti di combattere sempre per difenderti. Se fossi presente ad una riunione dei grandi della Terra per decidere come risolvere il problema ambientale, stabilirei tre semplici regole:
1.       La regola della partecipazione: tutti, ma proprio tutti, devono collaborare per trovare soluzioni per le tue future cure;
2.       La regola della prudenza: non fare scoperte scientifiche che possono provocare danni alla Terra;
3 .       La regola della responsabilità: come dice sempre mio nonno” Chi rompe, paga”! Quindi tutti coloro che causano danni all'ambiente devono sistemare ciò che hanno provocato.
Forse avrai ricevuto tante lettere di scuse e promesse non mantenute e ora non hai più fiducia negli uomini, ma ti assicuro che in ogni mia azione giornaliera cercherò di pensare alle conseguenze che potrei causarti e quindi agirò nel modo più corretto. Come disse Madre Teresa di Calcutta, so bene che ciò che farò sarà solo una goccia d’acqua nell'oceano, ma se questa goccia non ci fosse, l’oceano avrebbe una goccia in meno.
Ti prego di essere ancora paziente e tollerante come solo le mamme sanno fare. Forse in futuro arriveranno uomini migliori!  Ti voglio bene e ti difenderò con le poche e semplici armi a mia disposizione. Ti auguro una vita infinita!
A presto.
                                                    Costanza
Costanza Orsanigo –  nata 27.02.2005 – Scuola Media Giovanni XXIII – Galbiate LC


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