lunedì 22 febbraio 2010

Tutto è Bennet... quel che comincia

Putroppo la citazione del proverbio non viene bene: siamo perfettamente consci che non è "tutto bene" il piano che prevede la costruzione di un grande centro commerciale dentro le porte del paese, e che non "finirà bene", o almeno ce la farà purgare con mesi e mesi di intasamento e code a gogo.
Ma tant'è... show must go on, e vediamo dove si vuole arrivare.
Pubblichiamo le osservazioni portate da Legambiente Ceresium al piano di "Via Colombo Alta" i cui estremi potete trovare sul sito del Comune, o, anche, passando da Radiolavena ( link a lato nei contatti). Buona lettura

Oggetto: Osservazioni inerenti la delibera n.27 Reg.Delib, N.20 Reg.Pubbl. pubblicata il 25.01.2010





Al Sindaco di Lavena Ponte Tresa


Legambiente Ceresium osserva con preoccupazione le iniziative urbanistiche ed edilizie connesse con il piano di lottizzazione CNS9 Comparto 39,di via Colombo Alta, relativo alla edificazione del centro commerciale “Bennet” e altre opere inerenti.

Benché ciò non esuli comunque dai compiti precipui di Legambiente, che statutariamente persegue lo scopo della qualità della vita per i cittadini, non ci dilungheremo sulla perplessità di offrire l’opportunità di aprire un ulteriore punto di grande distribuzione sul territorio, che ne ospita già altri cinque di cui almeno 3 collegati alla GDO, visto che né l’associazione dei commercianti né altri direttamente interessati hanno ritenuto opportuno esternare pubblicamente su questo argomento. In un’ottica di valorizzazione dell’economia locale, non risulta che la presenza di grandi catene di supermercati favorisca il piccolo mercato specializzato, che forma da sempre l’ossatura del nostro commercio, appare perciò legittima l’ipotesi che a soffrire della nuova situazione saranno anche i negozi del paese, oltre che gli abitanti.
Invece, vediamo con anche maggiore preoccupazione la sottovalutazione della situazione viabilistica che si verificherà quotidianamente nell’area interessata dal piano in oggetto, in cui è previsto l’afflusso da un bacino d’utenza di diverse migliaia di potenziali avventori.
La rilevazione dei flussi nei momenti di maggior traffico e le valutazioni sulle conseguenze per l’incremento oggettivo del traffico causato dal nuovo insediamento commerciale si limita ai percorsi che intercorrono fra l’area in questione e il punto vendita della concorrenza più vicino e non prendono in considerazione che l'allentamento dei controlli in dogana degli ultimi mesi post-Schenghen non ha evitato le code o in uscita dalla Svizzera o provenienti da Lavena per uscita dalle scuole, né il problema dell'attraversamento del centro con passaggi pedonali.

La presenza di una rotatoria di scorrimento non risolverà il problema viabilistico storico: anzi, rallenterà ulteriormente il flusso e lo smaltimento delle code che escono e entrano dal Valico, intasando il centro di Ponte Tresa in corrispondenza dell’accesso a P.zza Gramsci e dell’attraversamento pedonale relativo.
Questo non per un’ipotesi profetica e catastrofica, ma per l’applicazione delle osservazioni che chiunque, Ufficio Tecnico e Polizia Locale compresi, sarebbe, ed è , in grado di portare all’attenzione delle autorità.
L’afflusso potenziale di altre due o tremila automobili, anche solo nelle giornate di sabato, già congestionate dal mercato ambulante, gravitanti tutte in quella zona, non potrà che rendere caotica la viabilità, con conseguente inquinamento atmosferico dovuto ai gas di scarico.
Le ricordiamo che già così com’è, l’aria del centro di Ponte Tresa è paragonabile a quella di centri industriali ben più popolosi della Provincia ( rapporto ARPA dello scorso 2008) e a poco vale dire “mal comune, mezzo gaudio”!
La presenza di un supermercato di quelle dimensioni attirerà inevitabilmente traffico automobilistico, poiché l’ipotesi di mezzi alternativi è chiaramente irrealistica, non essendo ipotizzabile che un cittadino vada a far grandi compere da ipermercato in bicicletta, a piedi o con l’autobus.
Né vi sono, almeno a nostra conoscenza, ipotesi viabilistiche alternative, che la conformazione geografica della zona rende senza dubbio problematiche e, forse, improponibili.

Questo problema è di tale evidenza che rischia di far passare in secondo piano l’imponenza dell’intervento edilizio, di per sé non commisurato all’esiguità del territorio, e della impermeabilizzazione ( anche se più o meno teoricamente filtrante) degli oltre 4000 mq. destinati a parcheggio per l’uso del centro commerciale.
La variazione climatica in corso ha sottoposto, anche recentissimamente, il territorio comunale a ondate di allagamenti a cui l’Amministrazione ha dovuto far fronte, ma per i quali pare non siano state prospettate risoluzioni a lungo o a breve termine.
Uno dei compiti di questo Circolo è richiamare tutti, ma principalmente gli amministratori, alla necessità di superare la politica dell’emergenza, che si limita a rimediare ai danni quando già si sono verificati.
La presenza di una così vasta area cementificata in una zona limitrofa ad un corso d’acqua di natura torrentizia imporrebbe massima prudenza e cautela in relazione alla particolare situazione idrogeologica, cautela della quale si avverte, per altro, la necessità per altre parti del territorio comunale ( per esempio nella zona dei Crotti).
Stupisce che, senza dubbio nel rispetto formale delle indicazioni di legge, un intervento massivo , certo non comparabile ad altre cosiddette “grandi opere”, ma operato in un compartimento così delicato e sensibile del nostro paese, sfugga alla necessità di una completa e reale valutazione ambientale, almeno per scrupolo da parte dell’autorità delegata a prevederne l’impatto sulla gestione locale del territorio.
Inoltre, richiamiamo, all’attenzione dell’Amministrazione, l’esistenza di vincoli paesaggistici per tutta l’area interessata, nella quale l’impatto di una costruzione di simili dimensioni porterà certamente ad uno stravolgimento visivo e alla rinuncia di zone di verde spontaneo che diventano sempre più esigue, residuali e scollegate su tutto il territorio comunale.
Il Circolo Legambiente Ceresium invita l’Amministrazione e gli organi competenti ad intraprendere tutte le iniziative che si renderanno indispensabili al fine di preservare l’integrità del territorio e la salute dei concittadini

1 commento:

paoric ha detto...

Ciao mi sono permesso di fare un copia incolla della lettera qui: http://www.valganna.info/phpBB3/viewtopic.php?f=7&t=1767

Ovviamente con la dovuta segnalazione del blog, se vuoi lasciare un commento anche "di là" ?

Grazie ciao Paolo