domenica 22 settembre 2013

Le grandi opere



A tutti noi è capitato di passare accanto alla stazione delle Ferrovie dello Stato a Porto Ceresio, e di ammirarne le linee novecentesche, di recente sottolineate da un'inutile ripitturazione delle facciate.
E' qualche anno, infatti, che l'erba cresce rigogliosa sui binari della linea Varese- Porto Ceresio, nell'assenza di corse ferroviarie che colleghino la Valceresio con il capoluogo.

Interruzione temporanea, si disse a suo tempo, in attesa che la progettata linea Arcisate- Stabio prendesse il via e collegasse la vicina Confederazione, e Lugano in particolare, alla Malpensa con treni moderni ed efficienti che rivitalizzassero anche il ramo Ceresino, sempre in affanno.

In contemporanea, o quasi, prendeva il via anche la realizzazione della superstrada Pedemontana, altra opera infrastrutturale che avrebbe dovuto, nell'idea dei programmatori, alleggerire il traffico della A4 da Bergamo  a Milano e da qui a tutta l'alto delle province di Como e Varese.
Ma, si sa, tra il dire e il fare c'è di mezzo... non il mare, ma un oceano di rinvii, stop, ricalcoli e ritardi e, ad anni dall'apertura dei cantieri , finiti i soldi, resi insufficienti dai molti errori e dal tempo trascorso,della realizzazione delle opere ancora non si vede la fine.

Le vicende dell'appalto della Arcisate Stabio, aggiudicato alla ICS -grandi opere ( tanto per non smentirsi) sia nel tratto italiano che in quello svizzero, si è già detto tutto : della insipienza di chi ha trascurato l'analisi preventiva delle terre, della richiesta  ( accolta) di una maggiorazione del finanziamento, della scoperta (!) di un tasso di arsenico imprevisto (!!!) nelle terre di scavo, della mancata identificazione di un sito per lo stoccaggio, poi  del ritrovamento di tale sito nella Cava Rainer, della successiva sorpresa che il sito stesso fosse inadatto e già inquinato da idrocarburi (?) ,della richiesta di risoluzione del contratto ( concessa) da parte della ICS e delle mirabolanti promesse di tutti i politici, a tutti i livelli  ( locale,provinciale, regionale e nazionale) tutte immancabilmente disattese. Allo stato attuale delle cose, il cantiere ferroviario è fermo e in disarmo, gli operai sono stati sospesi e, sul versante politico, tutto è ancorato ancora a delle vaghe rassicurazioni : tra qualche mese, a fine anno, nei primi mesi del 2014... forse , se e quando sarà, lo sventramento di tutta la valle e l'assurda viabilità che ne è derivata, troveranno la loro giustificazione.

Intanto i danari scarseggiano e anche i lavori della Pedemontana proseguono a rilento.

Di due danni ambientali devastanti, subiti "obtorto collo" da Legambiente, in ragione di un ipotetico vantaggio per la mobilità sostenibile su ferrovia,che ora rimane inutilizzato ,si privilegia proprio solo quello che perpetua il modello di trasporto su gomma che è obsoleto, inquinante e energeticamente svantaggioso.
Il consigliere regionale Cattaneo ha definito "Ridicola" a proposta di Legambiente di decentrare i fondi  stanziati per il tronco varesino della Pedemontana  per la soluzione del problema dell'Arcisate Stabio, giudizio  tanto ponderato e istituzionale da venir divulgato con un Twit, a prova della serietà di chi lo ha emesso...
Evidentemente l'abbandono del cantiere, la devastazione della Valceresio, la mobilità negata a qualche decina di migliaia di cittadini non sono abbastanza buffi, da suscitare l'ilarità dell'ineffabile signor Cattaneo.
Si sa che non tutti hanno il suo senso dell'umorismo: soprattutto quando si sentono presi per i fondelli.

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