
Da più parti si alzano voci interrogative che si chiedono e ci chiedono quale sia il motivo vero della sospensione dei lavori nei cantieri della
Ferrovia Arcisate- Stabio, lavori interrotti ormai da tempo e per i quali non si vedono prospettive di ripresa, né immediata né
remota.
La devastazione portata da questa sciagurata opera al nostro territorio è di una tale evidenza da non rendere necessari né critiche né commenti, tuttavia ci può essere una sola cosa peggiore di codesto sfacelo, il lasciare le opere incompiute, rendendo del tutto vano il sacrificio del paesaggio, il disagio sopportato per tanti mesi dalle popolazioni e , non ultimo, lo spreco colpevole di tali e tante risorse economiche sottratte ai veri bisogni della cittadinanza.
Legambiente Valceresio non intende restare spettatrice passiva di questo scenario, disattendendo la propria stessa ragione di esistere oltre che venendo meno ai propri precisi dettati statutari, perciò, considerata l’emergenza che la situazione configura e preoccupata dello sviluppo ancor più disastroso che la sospensione indeterminata dei lavori potrebbe causare, sollecita tutti gli Enti interessati a un pubblico incontro, nel quale è indifferibile fornire alla cittadinanza della Valceresio primariamente le corrette informazioni sullo stato dei lavori, e, se ce ne fossero, le opportune rassicurazioni sulla sicura ripresa degli stessi.
Dovrà essere argomento di confronto anche la sorte delle terre di scavo arseniose e la loro eventuale collocazione nei nostri territori, problema non secondario, per le implicazioni relative alla salute pubblica e alla tutela delle falde acquifere, che solo la superficialità della procedura di studio e di controllo preliminare al progetto dell’opera in costruzione, ha potuto definire “imprevedibile” e, per conseguenza, divenire motivo, vero o pretestuoso, per le lungaggini denunciate e per un ulteriore aggravio di spesa per la comunità.
L’inerzia con la quale gli enti preposti al controllo e alla sorveglianza dei lavori si rapportano alla soluzione di questa questione, non solo diviene colposa negligenza, ma rischia di mettere a serio rischio sia la realizzazione dell’infrastruttura, sia il sacrosanto diritto dei cittadini ad una dovuta informazione corretta, completa e veritiera.
Il riferimento manda al video trasmesso dal Quotidiano della RSI-1
Nessun commento:
Posta un commento