La recente immissione a lago degli scarichi biancastri che abbiamo documentato con le nostre foto ai post precedenti ha sollevato l'attenzione dei media del vicino Cantone.
Un inviato del Corriere del Ticino ha chiesto a Legambiente la versione ambientalista, dopo aver avuto quella ufficiale della Comunale Amministrazione.
Per dovere di cronaca , e amor di chiarezza, dobbiamo precisare che Ceresium ha segnalato al Sindaco altri avvenimenti similari , già verificatisi in passato, ricevendone dall'UTC le più ampie rassicurazioni sulla natura delle emissioni e sulla loro assoluta eccezionalità, dovuta a non meglio precisati errori.
A distanza di mesi, gli errori si sono ripetuti, l'ARPA ha fatto i suoi rilievi e, molto presumibilmente, la cosa avrà un certo seguito.
Quel che dispiace maggiormente è che questo scarico, di cui si stanno occupando i giornali, sarà con buona probabilità eliminato, con soddisfazione nostra prima di tutto, mentre gli altri due o tre che sversano periodicamente i loro liquami nel braccio di lago tra lo stretto e la dogana aspettano da anni la soluzione del problema.
Pare che l'accaduto abbia suscitato le ire dell'Amministrazione verso Legambiente, rea di aver denunciato lo stato d'inquinamento del Lago italo-svizzero e di non nascondere la propria indignazione per una situazione che, fatte salve le eccezionalità, rimane invariata almeno da tre anni.
Qui ci si scaglia contro chi grida "Al fuoco!" e non contro chi appicca gli incendi.
Fuor di metafora: si risolva il problema dei tubi che riversano schifezze e saremo tutti finalmente contenti!
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