venerdì 17 luglio 2009

Cosa ci aspettiamo da Goletta dei Laghi.


Alcune puntualizzazioni di Barbara Meggetto, Direttrice di Legambiente Lombardia.


La regione Lombardia ancora una volta ha deciso di fare la prima della classe e di anticipare i tempi.

Da questa stagione balneare infatti, le Asl lombarde effettueranno le analisi seguendo la direttiva europea 2006/7/CE e non il Dpr 470/82. Giusto, visto che la direttiva è stata adottata dall'Italia nel 2007 e doveva essere applicata dal 2009? SBAGLIATO!
Con il decreto "mille proroghe" del dicembre 2008, è stata posticipata anche l'entrata in vigore della direttiva europea in quanto il Ministero della Salute non è riuscito entro il 2008 ad emanare i decreti attuativi cioè la "regolamentazione dell'applicazione" della direttiva in chiave italiana che, da quello che abbiamo saputo dal Ministero, dovrebbero andare a porre maggiori vincoli nei limiti dei parametri a tutela della salute rispetto a quelli indicati dalla direttiva.

La Lombardia sarà l'unica regione italiana ad applicare la direttiva europea creando, come ben potete comprendere, parlando di laghi, qualche problema anche alle altre regioni confinanti, Veneto e Piemonte che si vedranno attribuire più zone non balneabili.
Vi cito a questo proposito la lettera trasmessa alle Asl dalla Regione Lombardia che vi darà un quadro della situazione. La lettera indica tra le altre cose: "anche se il quadro decreto legislativo prevede che la procedura di classificazione deve andare a regime entro l 2015, utilizzando i dati disponibili dalle asl è stato possibile prevedre una classificazione provvisoria, in base alla quale sono state ritenute utilizzabili ai fini della balneazione tutte quelle località per le quali è stato possibile formulare almeno un giudizio di qualità sufficiente. L'esito della classificazione è sicuramente soddisfacente. Del resto il DPR 470/82 faceva riferimento a limiti più restrittivi rispetto alla precedente normativa europea".

In questo modo molte delle località che l'anno scorso non erano balneabili, per legge lo diventano. Capite, a questo punto, quanto è fondamentale che la nostra azione sia molto mirata nell'andare a:
a) controllare 1 o 2 punti balneabili dello scorso anno per capire se anche quest'anno sono tali
b) controllare i punti non balneabili, gli scarichi dei depuratori e la foce di torrenti e fiumi.

Dobbiamo andare a capire dove e quali sono le fonti di inquinamento per dimostrare che non è per legge che i laghi e i fiumi diventano balnabili, che gli obiettivi di risanamento delle acque e il raggiungimento delle indicazioni della direttiva europea 2000/60 che esorta a portare le acque superficiali alla stato ecologico buono entro il 2015, devono passare attraverso azioni reali.


Abbiamo deciso, assieme al nazionale, di preparare un dossier di risposta alla regione e i dati sulla depurazione sono essenziali così come le tabelle di comparazione degli ultimi 3 anni di analisi asl rispetto al numero di campionamenti effettuati (ogni anno erano sempre meno) e i risultati ottenuti (metteremo anche quelli di Goletta ma non essendo ufficiali possiamo solo fare un confronto a distanza!).

Dimenticavo, anche Goletta in Lombardia dovrà effettuare analisi con i parametri della nuova direttiva.

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