martedì 17 marzo 2009

L'importanza dell'esempio


Leggo questa citazione di Gandhi all'interno di un articolo di Vandana Shiva, una scrittrice indiana: "dobbiamo essere noi stessi il cambiamento che vogliamo" . Nel senso che , come spesso ci accade, l'alibi per non modificare i nostri poco virtuosi comportamenti è espresso con le parole " va bene, ma se non lo fanno anche gli altri..." oppure " se cominciano anche gli altri..."
Questo pensiero di Gandhi, uno che le cose le faceva, altro che, e che ha sostenuto il suo punto di vista fino a rimetterci la vita, è la rivoluzione copernicana del menefreghismo.
Ho pensato al mio amico Marco, che è talmente coerente da rifiutarsi di comprare piatti di plastica per il pic nic ed è diventato vegetariano, perchè per produrre un chilo di carne ci vogliono 10.000 litri d'acqua...
o al mio amico Alberto, che va dappertutto in bicicletta, anche con - 8°C... e al mio amico Francesco, che fa la Guardia Ecologica Volontaria e si "smazza" decine di chilometri di sentieri per vigilare sugli incendi o per salvare gli anfibi...
Sono loro il "cambiamento che vogliamo" e lo dimostrano con la vita di tutti i giorni, con l'impegno e la gratuità.
Incarnano, a pochi passi da casa nostra, il vero spirito gandhiano, senza il quale il Mahatma sarrebbe stato soltanto " quel fanatico fachiro mezzo nudo", come lo definì il più autorevole ( autoritario?) uomo di stato dei suoi tempi : Winston Churchill.

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