
...c'è qualche cosa, qualcosa che non va! Così prosegue il testo della notoria canzone del Blasco ( Vasco Rossi, per chi ha meno o più di cinquant'anni)
E' questa la riflessione che vien da fare, rendendosi conto che molte iniziative che incidono fortemente sulla qualità di vita dei cittadini ( e sulle loro tasche, in merito di tasse e tributi) vengono pochissimo annunciate prima che si intraprendano lavori o attività, e molto difese o reclamizzate dopo che gli effetti divengono visibili e suscitano, se del caso, proteste e obiezioni.
Mi sembra che l'interesse degli amministratori, dell'una e dell'altra parte, in perfetta par condicio, sia piuttosto quella di suscitare o evitare polemiche e scontro, piuttosto che arginare la deriva di disinteresse e stanchezza che investe la popolazione, forse assorbita da altre emergenze esistenziali o semplicemente disamorata dalla partecipazione alla vita politica.
Rileggendo questa nota, ci rendiamo conto che il suo raggio d'applicazione potrebbe essere, purtroppo, molto vasto, anche a livello regionale o nazionale. In realtà il riferimento è molto più localizzato: in questi giorni abbiamo assistito a due episodi, differenti fra loro, ma ugualmente significativi: la fuoriuscita di liquami dal collettore sul lungolago adiacente a viale Ungheria e l'abbattimento indiscriminato e la potatura drastica della vegetazione (sullo stesso tratto di sponda e davanti al campeggio).
Si dirà,- E che c'entra?
C'entra perchè cittadini diversi si sono rivolti a Ceresium per chiedere come mai non si è fatto qualcosa per risolvere l'uno e impedire l'altro episodio, quasi che fosse appannaggio esclusivo dei volontari ricorrere contro o in favore di interventi sull'ambiente.
A nostro avviso è un dovere civico e un diritto di chiunque... specialmente di chi, a ciò delegato dal voto dei cittadini, ma non direttamente responsabilizzato degli oneri amministrativi, DEVE vigilare sul corretto operato dei vincitori.
Non mi dilungo nel sottolineare come la vegetazione spontanea, ancorchè disciplinata e contenuta, contribuisca alla riduzione di CO2 ( uno dei gas-serra) e vada, di conseguenza il più possibile salvaguardata, nè come il tanto sospirato risanamento delle acque venga del tutto vanificato dalle periodiche esondazioni dei collettori o delle centrali di pompaggio intasate.
"BRUTE, DORMIS?" scrivevano i congiurati, per sollecitare la reazione di un titubante oppositore di Cesare...
In assoluta mancanza di Cesari e di congiure, questo monito va rivolto a tutti noi:
- Che fai, dormi?
5 commenti:
Ciao a tutti
Sono dispiaciuto per la linea che Legambiente Ceresium ha scelto di tenere nuovamente nei rapporti con il nostro Comune.
In merito ai due fatti riportati al termine di un lunghissimo preambolo, occorre precisare che il taglio d'urgenza delle piante adiacenti al Bar Jhonny é stato disposto dall'Ufficio Tecnico in seguito ad una relazione di pericolosità e marcescenza delle stesse, mentre la presenza di liquami sul lungolago in località "Cifre" non proviene dal collettore fognario, nell'occasione perfettamente pulito e funzionante, bensì da un sedime privato, il cui referente é stato prontamente allertato e precettato a termini di legge.
La scelta di pontificare sul sonno altrui é chiaramente da rispettare ma, secondo me, esiste anche la strada della collaborazione che é certamente praticabile e probabilmente più redditizia per tutti.
Ciao a tutti.
Questo è il mio commento pubblicato sul Blog di Radio Lavena.
Caro John ho letto l'intervento del Sindaco sul blog di Legambiente e onestamente debbo dire che purtroppo le vigenti disposizioni in materia di chi e cosa può decidere nell'ambito Comunale permettono a un Sindaco di chiamare in causa l'Ufficio Tecnico come in questo caso senza però spiegare sulla base di quale conoscenze specifiche sia stata presa la decisione. Rispetto il lavoro e le capacità professionali di tutti ma mi sembra un pò troppo caricare sulle spalle di alcuni geometri tutte le problematiche riguardanti l'ambiente, il territorio e il verde pubblico. Sarei curioso di sapere se in questo caso sia stata richiesta una perizia da un esperto di botanica.
Guanluigi
non bisogna prendersela col macellaio se vende le bistecche e non i profumi; e cosi' e' un po' strano che ci si rammarichi se Legambiente fa il lavoro di Legambiente. Collaborazione? e' ormai evidente che esiste un contrasto profondo di vedute, anzi di percezioni profonde, a proposito di cosa e' sacrificabile in termini di ambiente e paesaggio, e cosa non lo e'. Le scelte grandi e piccole di questa Amministrazione continuano a confermarlo. E' difficile collaborare, se si perseguono fini contrastanti.
Il ritardo con cui rispondo a questi ( interessanti) commenti non è dovuto ad alterigia o prosopopea, ma a motivi contingenti. Mi spiace, ma da tempo ormai abituata ad essere "vox clamans in deserto" non ho avuto tempo di controllare i vecchi post. Vi rimando al prossimo, per chiarire meglio il mio pensiero.
Milena
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