Carissimi,
la manifestazione del 7 giugno è stata una scelta davvero felice. Un
grande successo di partecipazione, sia al corteo che agli stand, e un
segnale forte dato alla politica, di cui Legambiente è stata la prima
promotrice e l'animatrice nel corso di un lungo e faticoso percorso
avviato dal Congresso Nazionale. Non si è trattato di una manifestazione
'normale', troppe cose sono successe perchè la data del 7 giugno non
rappresenti un momento centrale per pensare ad un forte rilancio e ad
una estensione del messaggio ambientalista, affinchè penetri in sempre
più vasti strati e sensibilità della popolazione, a partire dalle
organizzazioni della società civile.
In primo luogo perchè queste organizzazioni c'erano in modo forte e
chiaro insieme a noi, e questo è stato un elemento di novità: il nostro
ruolo è stato visibile e riconosciuto anche perchè non siamo stati
'egemoni' (ma visibili sì, e molto). Dalle magliette arancioni della
UISP alle bandiere verdi della CIA, dalla forte presenza dell'ARCI a
quella della CISL... passando per una quantità di sigle, bandiere,
comitati, istituzioni: abbiamo sviluppato una vera mobilitazione di
forze diverse ma per un giorno unite dall'appello della manifestazione,
un appello fortemente connotato in termini ambientalisti.
Poi perchè c'era davvero tutta l'Italia di Legambiente, nessuna regione
è mancata, perfino dalla lontana Sicilia è arrivato un agguerrito
drappello di oltre 70 legambientini insulari. E' stato bello assistere
ad una mobilitazione che ha mosso tutto il Paese e l'ha portato in
Lombardia, regione che per molti è un po' freddina ma che questa volta
ha smentito questa immagine.
Poi perchè - e questo i giornali l'hanno notato - la nostra è stata una
manifestazione positiva, e non connotata politicamente, un segnale
prezioso in un momento in cui ampie parti della classe politica stanno
attraversando una fase di disorientamento, e il rischio che i temi
ambientali non trovino adeguata risposta nelle sedi istituzionali è
concreto e forte.
Infine perchè chi c'era ne è uscito con una grande soddisfazione,
'ricaricato', con una gran voglia di tornare ad essere protagonista,
nelle piazze e nei territori. Tutte le persone con cui ho parlato, anche
quelle giunte da più lontano, mi hanno lasciato dicendomi che era
davvero valsa la pena di esserci. Ovviamente chi non c'era ha perso una
grande opportunità, ma di sicuro in futuro non mancheranno nuove occasioni.
E allora - anche a nome di tutto l'ufficio Regionale in cui tutti,
nessuno escluso, hanno lavorato tanto e duramente per la riuscita della
manifestazione, insieme agli uffici milanese e romano del Nazionale - vi
ringrazio per esserci stati, per aver fatto sì che, tutti insieme,
alimentassimo un evento da cui usciamo più forti, più motivati, più
consapevoli delle nostre potenzialità e della simpatia che ci circonda:
tutto ciò ci servirà ad affrontare con rinnovata energia gli impegni e
le sfide che ci aspettano.
la manifestazione del 7 giugno è stata una scelta davvero felice. Un
grande successo di partecipazione, sia al corteo che agli stand, e un
segnale forte dato alla politica, di cui Legambiente è stata la prima
promotrice e l'animatrice nel corso di un lungo e faticoso percorso
avviato dal Congresso Nazionale. Non si è trattato di una manifestazione
'normale', troppe cose sono successe perchè la data del 7 giugno non
rappresenti un momento centrale per pensare ad un forte rilancio e ad
una estensione del messaggio ambientalista, affinchè penetri in sempre
più vasti strati e sensibilità della popolazione, a partire dalle
organizzazioni della società civile.
In primo luogo perchè queste organizzazioni c'erano in modo forte e
chiaro insieme a noi, e questo è stato un elemento di novità: il nostro
ruolo è stato visibile e riconosciuto anche perchè non siamo stati
'egemoni' (ma visibili sì, e molto). Dalle magliette arancioni della
UISP alle bandiere verdi della CIA, dalla forte presenza dell'ARCI a
quella della CISL... passando per una quantità di sigle, bandiere,
comitati, istituzioni: abbiamo sviluppato una vera mobilitazione di
forze diverse ma per un giorno unite dall'appello della manifestazione,
un appello fortemente connotato in termini ambientalisti.
Poi perchè c'era davvero tutta l'Italia di Legambiente, nessuna regione
è mancata, perfino dalla lontana Sicilia è arrivato un agguerrito
drappello di oltre 70 legambientini insulari. E' stato bello assistere
ad una mobilitazione che ha mosso tutto il Paese e l'ha portato in
Lombardia, regione che per molti è un po' freddina ma che questa volta
ha smentito questa immagine.
Poi perchè - e questo i giornali l'hanno notato - la nostra è stata una
manifestazione positiva, e non connotata politicamente, un segnale
prezioso in un momento in cui ampie parti della classe politica stanno
attraversando una fase di disorientamento, e il rischio che i temi
ambientali non trovino adeguata risposta nelle sedi istituzionali è
concreto e forte.
Infine perchè chi c'era ne è uscito con una grande soddisfazione,
'ricaricato', con una gran voglia di tornare ad essere protagonista,
nelle piazze e nei territori. Tutte le persone con cui ho parlato, anche
quelle giunte da più lontano, mi hanno lasciato dicendomi che era
davvero valsa la pena di esserci. Ovviamente chi non c'era ha perso una
grande opportunità, ma di sicuro in futuro non mancheranno nuove occasioni.
E allora - anche a nome di tutto l'ufficio Regionale in cui tutti,
nessuno escluso, hanno lavorato tanto e duramente per la riuscita della
manifestazione, insieme agli uffici milanese e romano del Nazionale - vi
ringrazio per esserci stati, per aver fatto sì che, tutti insieme,
alimentassimo un evento da cui usciamo più forti, più motivati, più
consapevoli delle nostre potenzialità e della simpatia che ci circonda:
tutto ciò ci servirà ad affrontare con rinnovata energia gli impegni e
le sfide che ci aspettano.
Cari saluti a tutti e tutte voi,
Damiano Di Simine, Presidente Legambiente Lombardia
Per amore della precisione posso aggiungere che legambiente Ceresium era presente con 5 membri , compresa la sottoscritta: non molti per la verità, ma come si dice evangelicamente" noi siamo il lievito e non la pasta"... e chi ha orecchie per intendere intenda!!
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