giovedì 22 maggio 2008

Da Varesenews: mal comune. mezzo gaudio?

Milano - I termini si allargano, ma il pirellone aveva iniziato la procedura di commissariamento per 11 Province, tra cui Varese
Piano rifiuti: tutti in ritardo. E la Regione proroga

Il piano rifiuti? E' in grave ritardo e la Provincia, come altre, ha rischiato la "multa". La Regione, l’8 maggio, ha iniziato il procedimento di commissariamento per 11 province lombarde che non hanno ancora realizzato il nuovo piano (tutte tranne Milano). Salvo poi concedere una proroga che è stata votata oggi dalla commissione ambiente, fissata nella fine di ottobre, su proposta dell'assessore alle reti Massimo Buscemi,

L’adozione del piano rifiuti, doveva essere fatta entro il 29 febbraio, e trasmesso entro il 30 di marzo. «Alla data odierna – si legge nella lettera inviata dalla Regione – non risulta pervenuta, da parte di codesta provincia, alcuna documentazione a giustificazione del ritardo nell’adempimento». Se la giunta regionale non avesse deciso di dilazionare i tempi, i presidenti delle province lombarde si sarebbero trasformati in tanti piccoli “De Gennaro”, come a Napoli (la legge prevede infatti che il presidente stesso sia nominato commissario ad acta). Ma, soprattutto, le province avrebbero perso i fondi (circa 20 milioni euro in tutta la regione) per l’anno in corso, soldi che sono destinati in particolare all’ammodernamento delle risorse idriche.

La valutazione fatta dalla giunta regionale, è che non vi siano colpe specifiche delle Province nei ritardi.
In particolare, ogni piano è subordinato alla redazione della vas, la valutazione ambientale strategica, che prevede passaggi, tra cui due conferenze, e coinvolgimenti di enti e associazioni del territorio, e che ha tempi lunghi.
Dietro, secondo alcuni, vi sarebbero anche le difficoltà delle varie amministrazioni nel decidere dove fare eventuali nuovi termovalorizzatori. A Villa Recalcati, ad esempio, il dibattito è tutt’ora in corso e i tecnici aspettano di poter mettere mano alle pianificazioni e iniziare le conferenze sul territorio previste dalla vas. Ma, prima, bisogna decidere che strada intraprendere: l’amministrazione provinciale, appena insediata, ci sta pensando.

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