lunedì 14 aprile 2008

Km zero: una sfida al consumo irresponsabile!


Fra le tante iniziative volte a invertire la tendenza al riscaldamento globale, l'idea di lanciare il cosumo a "chilometri zero" ci è sembrata una di quelle più semplici, intriganti e praticabili.
Si tratta di scegliere, semplicemente, di acquistare e consumare prodotti che provengono dal territorio , il più vicino che sia possibile, cercando, contemporaneamente, di rispettare le bio-diversità e i ritmi stagionali.
Questo semplice modello di consumo, senza privarci di nessuno o quasi dei prodotti a cui siamo abituati, permette di risparmiare ogni anno diverse tonnellate di anidride carbonica in atmosfera.
Come ? risparmiando sui trasporti, sul riscaldamento delle serre, sull'uso indiscriminato di fertilizzanti, pesticidi e ormoni della crescita vegetale, che influiscono sulla dispersione di CO2 nell'aria, aumentando l'effetto serra.
E' un comportamento virtuoso, alla portata di tutti, la cui piena applicazione dipende esclusivamente dalla volontà personale e da un minimo di impegno.
Poichè l'obiezione più frequente degli scettici è: "In fondo io cosa posso fare? Non dipende da me risolvere il problema del riscaldamento globale ( o dell'inquinamento ... o della deforestazione ecc ecc)" .. questa è la risposta più semplice e più ovvia.
Ciascuno di noi può fare qualcosa: l'importante è farlo e farlo subito.

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