Ci sono odiosi pregiudizi verso gli Italiani che si perpetuano,
con grande dispetto di chi cerca di riscattare l’immagine del nostro popolo
agli occhi dei suoi detrattori: Italiani sleali, pasticcioni, pressapochisti,
poco seri, antiprofessionali, arroganti e ipocriti, truffaldini e tartufeschi …
un ritratto che le persone normali si sforzano di definire esagerato e, di
base, non rispondente al vero, ma ahimè, ancora ben radicato nell’immaginario
collettivo forestiero.
Poi leggi quanto
avviene per responsabilità degli amministratori della Regione Lombardia nel
caso del collegamento fra il Canton Ticino e l’hub di Malpensa, in provincia di
Varese, e ti accorgi che i pregiudizi finiscono per etichettare il
comportamento del Governatore Maroni, del suo Assessore alle infrastrutture e
trasporti Sorte, del Presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo e
di quanti hanno collaborato a confezionare questa ennesima figuraccia
internazionale.
Per definire in modo più eufemistico questo pasticcio,
combinato per favorire o sfavorire qualche futuribile disegno infrastrutturale
della pianificazione delle grandi opere lombarde, o semplicemente per
insipienza, non ci sono parole diverse
da quelle che hanno espresso i media ticinesi e i rappresentanti del Cantone:
<Sgambetto della regione Lombardia che non più realizzerà
il collegamento con Malpensa tramite la linea S50 Lugano-Varese. Il Governo
ticinese sospende i contributi.>
<La Regione Lombardia, in modo inatteso, ha comunicato la
volontà di realizzare il collegamento con Malpensa tramite la linea S40
Como-Varese invece che con la linea S50 Lugano-Varese. Inoltre intende
avviare il servizio verso Malpensa al giugno 2018 invece che dal cambiamento di
orario del dicembre 2017 per ragioni finanziarie, con un’offerta solo ogni due
ore. Infine i giorni festivi e la sera circolerà la linea S40 e sarà sospesa la
S50, al contrario di quanto finora ipotizzato.> (cioè si cambiano le carte
in tavola e le regole mentre si gioca la partita?)
e
<Il Consiglio di Stato ha preso atto con rammarico di
questa decisione unilaterale da parte italiana lesiva degli accordi pattuiti
con l’Intesa del 2011 e ha comunicato alla Regione Lombardia che così stando le
cose il previsto finanziamento cantonale del 50% dei costi delle
prestazioni tra Varese e Malpensa (circa 2 mio CHF l’anno, di cui 1.45 netti a
carico del Cantone e 0.55 a carico dei Comuni) non ha più ragione d’essere.>(
quindi non concordata?)
<L'assessore lombardo alle Infrastrutture e Mobilità
replica alla decisione del Governo (Svizzero) di sospendere il finanziamento a
causa, a suo dire, del mancato rispetto degli accordi
Così il Corriere del Ticino del 28.06 a cui risponde, il
29.06, la regione Lombardia per bocca di Alessandro Sorte :
''Le dichiarazioni del Consiglio di Stato del Canton Ticino
non rispondono al vero”,( cioè son loro che raccontano frottole?)
e
<…le modifiche al servizio ferroviario tra Varese e
Malpensa rispetto a quanto previsto dall'Intesa del 25 novembre 2011 sono state
discusse e concordate in diversi incontri tecnici tra gennaio e giugno fra il
Cantone e la Regione. Incontri nei quali si è evidenziata l'opportunità di
rendere più appetibili i collegamenti con Malpensa, distanziando le corse in
maniera più efficiente".> (cioè se i collegamenti passano da uno ogni
30 minuti a uno ogni due ore si rendono più appetibili ed efficienti? Vuoi
prendere in giro?)
E inoltre: <In alternativa( la Regione) ha proposto
al Cantone di modificare i propri orari di 30 minuti così da rendere più
efficiente il sistema e il Cantone, per ora, non intende attuarla, pertanto ha
accettato la soluzione proposta non mantenendo però l'impegno di cofinanziare
il servizio su Malpensa come previsto dall'Intesa". *( cioè in corso
di programmazione dei servizio non ci si è accorti dei doppioni che si
sarebbero verificati e si è proceduto con una modifica, non solo del proprio
programma ma di quello del partner, presentandola come un miglioramento del
servizio e che gli svizzeri sono così ottusi che non l’hanno capito ?).
In alta provincia di Varese la situazione che prospetta
questo ineffabile “miglioramento” è la seguente:
1) ad Arcisate, senza
S508 Lugano/Varese, su Malpensa avremo solo l'S40 che viene da Albate e ci sarà
un treno ogni due ore, quindi avremo meno treni sulla direttrice Varese/Como
(alla faccia del tanto sbandierato collegamento tra le due città) e ancora
peggiore sarà la situazione la sera e nei festivi (bene! viva l'auto, perchè
pochi treni significano anche meno gente che li usa... ovviamente... le
studiano tutte...)
2) l'S50 servirà in pratica solo i pendolari da/per il Ticino,
quindi arrivando da Gallarate si dovrà in ogni caso cambiare a Varese con i
disagi prevedibili;
3) resta il mistero fitto su Trenord per la tratta Varese /
Porto Ceresio (i servizi di cui sopra saranno di competenza Tilo con loro
materiale, quelli da Porto saranno Trenord, con quali ripercussioni sulla
forzata coabitazione?)
Morale della favola: ci si rimpalla la qualifica poco
lusinghiera di fedifraghi dei trattati e delle intese, si attribuisce l’etichetta
di bugiardo ad un Organo di Stato estero e si ammette, candidamente che la
progettazione che si era prevista e concordata in realtà era sbagliata o
quantomeno presentava la necessità di correttivi. E scusate se è poco.
Quello che si può verificare, a posteriori, è che il Canton
Ticino ha terminato in tempi stabiliti le opere sul suo territorio e noi no,
che i costi del tratto in Ticino non solo sono inferiori percentualmente ai
nostri, ma non sono lievitati in corso d’opera e nostri lo sono
abbondantemente, che tra scoperte tardive di anomalie nel terreno, inadempienze
nella individuazione dei luoghi di stoccaggio e altre manchevolezze tecnico
burocratiche la figura di Enti e tecnici italiani incaricati
non è stata poi così brillante.
Quindi, se i
pregiudizi permangono, possiamo proprio affermare in coscienza che siano
ingiustificati?
O piuttosto dobbiamo vergognarci di questa pessima figura e
attribuirne la paternità ad una politica di assetto territoriale che ha
sventrato tre paesi, devastato una valle, minacciando l’approvvigionamento
idrico della Bevera, dimostrato incapacità previsionale e progettuale sia nel
prevedere le infrastrutture come nel promuovere il trasporto pubblico in una
zona che ne è praticamente priva da dieci anni? La domanda è retorica perché la
risposta è scontata.
*fonte:http://www.regione.lombardia.it/wps/portal/istituzionale/HP/lombardia-notizie/DettaglioNews/2017/06-giugno/26-30/tratta-mendrisio-varese-sorte/tratta-mendrisio-varese-sorte
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