Comunicato stampa
Si è firmato in sede della Provincia a Varese
l'accordo che mette finalmente una metaforica 'prima pietra' nel percorso di
risanamento della situazione in cui versano le acque del Lago di Lugano, in
perenne bilico fra normalità e emergenza.
Negli
ultimi 10 anni Legambiente ha spesso
alzato la propria voce per segnalare, stigmatizzare e a volte denunciare,
gli episodi più lampanti in cui l'incuria o l'inerzia delle varie
amministrazioni avevano responsabilità nell'inquinamento occasionale o
strutturale delle acque.
Ripercorrendo
la cronologia delle segnalazioni ci è doveroso sottolineare come spesso tali
iniziative venissero minimizzate, come i risultati negativi delle annuali analisi
di Goletta dei Laghi venissero
derubricati come inattendibili, quando non dichiarati fasulli...
Bene,
oggi è il giorno in cui abbiamo finalmente avuto ragione degli insabbiatori e
dei dubbiosi: si impiegano 2 milioni di euro da parte della Regione, dei Comuni di Lavena Ponte Tresa,
Brusimpiano e Porto Ceresio e dell'Ente Provinciale Alfa srl per risanare
una situazione che
"era
del tutto normale e sotto controllo" come ebbe a chiosare l'ex presidente
della Comunità Montana dopo
un'ennesima richiesta di spiegazioni sul malfunzionamento del depuratore di
valle, nella diretta responsabilità della Comunità stessa.
Legambiente
plaude alla determinazione e al rispetto degli impegni presi dalle Municipalità
guidate da Massimo
Mastromarino, sindaco di Lavena Ponte Tresa, e Jenny
Santi, a capo del comune di Porto Ceresio, all'indomani della loro nomina e del sindaco di Brusimpiano, Fabio Zucconelli terzo in questa cordata, che hanno
portato alla sigla di questo importante documento sinergico, nell’ambito dei
progetti Interreg.
L'individuazione
delle anomalie nei collegamenti fra acque reflue e acque meteoriche trovino una
rapida e precisa road map e che presto si aprano i cantieri per
le opere necessarie, traguardo che segnerà la vera soluzione dei problemi delle
acque lacustri, questo è l’auspicio del Circolo
Legambiente Valceresio Onlus.
Il
progetto di risanamento andrà finalmente a tacitare i timori del limitrofo Cantone Ticino sempre pronto a caricare
le responsabilità della situazione precaria del Ceresio sul terzo scarso della
sponda italiana, quasi fosse l'unico imputabile di ogni criticità.
Lungi dal
ritenere esaurito il proprio compito di controllo sull'ambiente e, finalmente, sulla
corretta gestione dei fondi erogati ai fini per i quali lo furono, Legambiente Valceresio Onlus esprime
la propria soddisfazione per il raggiungimento di questo obiettivo, nel
perseguimento del quale negli anni ha speso tempo ed energie, rivendicandone
oggi un piccolissimo merito.
Il presidente
Sergio Franzosi
Arcisate, 26 .05.2017
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