I Sindaci di Porto Ceresio, Besano, Cuasso al Monte e Lavena Ponte Tresa hanno organizzato un summit con Comunità montana ed enti vari per fare il punto sulla situazione del Ceresio, che in questi ultimi mesi è stata sotto il fuoco incrociato di Svizzera, Legambiente e Asl, per motivi differenti.
Ciascuno può trarre da sé le conclusioni a cui si perviene estrapolando dalle chiacchiere di circostanza i punti essenziali.
1- i problemi non mancano ( e meno male che almeno questo è un fatto assodato!)
2- che gli "episodi" addebitati alla rete fognaria e ai depuratori sono a carattere straordinario ( e lo sono ordinariamente da almeno 5 anni, come documentano i prelievi di Goletta dei laghi !)
3-che gli "episodi" incriminati hanno un andamento ciclico, ripetendosi con una certa frequenza anche in un periodo breve come quello dei due mesi indicati
4-le piogge ( forti o meno forti, dipende dai mm di acqua caduta, non dal destino) che portano "acqua non depurata",(ma dai paesi vicini, che non essendo sul lago ritengono di non doversene curare, evidentemente!) comunque mettono in crisi i depuratori e finiscono nel lago direttamente.
5- che i nostri depuratori sono all'avanguardia, sia come efficienza che come soluzioni tecniche ... ( e qui, per amore di patria non ci permettiamo di fare dell'ironia!).
A questo florilegio si aggiungano altre
due perle: che questo succede anche sulla sponda svizzera ( e quindi mal comune, mezzo gaudio!) e che è ora di smetterla di pubblicare sui giornali che ci sono scarichi, torrenti e scolmatori che alimentano colonie e colonie di colibatteri fecali, che facciamo far brutta figura alla provincia, alla regione, ai comuni e all'Italia intera.
Tutto ciò, condito con una bella dose di auto assoluzione, appare sulle pagine di un quotidiano locale con un titolo a sensazione e un sottotitolo fuorviante: non sono "solo" le forti piogge la causa dei nostri problemi, ma soprattutto certe difese d'ufficio che non entrano nel merito del contendere, ma si affidano alla clemenza della Corte.
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