I cambiamenti climatici, dovuti in larga parte ai gas climalteranti emessi dall’uomo, rappresentano una delle più gravi minacce ambientali, economiche e sociali che ci troviamo ad affrontare negli ultimi anni del 1900. I cambiamenti climatici, infatti, stanno portando a delle conseguenze sempre più gravi a livello ambientale: siccità, inondazioni e incendi sono sem-pre più frequenti. Le modifiche del clima, inoltre, hanno un grave impatto sulla produzione di cibo, sulla disponibilità di acqua e sugli equilibri di foreste e zone umide.
Una
delle principali preoccupazioni è quindi il modo in cui questi rapidi cambiamenti
climatici aumenteranno gli stress ambientali e contribuiranno all’insicurezza
alimentare, ai conflitti per le risorse e alla perdita di mezzi di sussistenza
per milioni di persone.
Ad
oggi, gli effetti dei cambiamenti climatici sulle persone e sulla natura sono
più rapide e gravi di quanto previsto: basti pensare che la temperatura
mondiale media è aumentata di circa 0,76°C tra il 1850 e il 2005. Un aumento
supplementare compreso tra gli 2°C
e i 6°C è
previsto entro il 2100 con conseguenze rilevantissime sui livelli del mare, sui
processi di desertificazione, nei confronti delle aree urbane e degli
ecosistemi in molte parti del Pianeta.
Entro la fine del secolo, il cambiamento climatico diventerà probabilmente la principale causa di erosione della biodiversità: è diventato quindi indispensabile affrontare un’emergenza già in corso, organizzando un sistema d’intervento coordinato a livello internazionale per aiutare le popolazioni colpite e per promuovere interventi di adattamento ai cambiamenti climatici nei territori più a rischio.
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