domenica 30 giugno 2013

... e perchè nessuno si senta escluso...

Al Sindaco l
                                                                           del Comune di
                                                                           Lavena Ponte Tresa
                                              
                                                                           Al Responsabile
                                                                           dell’Ufficio Tecnico Comunale

                                                                           Pc
                                                                           All’ASL di Varese



Oggetto: richiesta informazioni condizioni pozzo acqua potabile in Piazza Don Attilio Sangiorgio


L’ennesima ordinanza di non potabilità dell’acqua distribuita dalla rete idrica dell’Acquedotto Comunale, ord. del Sindaco n.24 in data del 24.05.2013, certifica una situazione di cronica sofferenza di questo indispensabile servizio alla cittadinanza.

In presenza di ripetuti episodi di inquinamento, di penuria di approvvigionamento anche in periodi di regolari o, addirittura abbondanti, precipitazioni, dell’esistenza nell’acqua erogata di residui solidi che ne vietano perfino l’uso dopo bollitura, dato che da parte dell’Amministrazione Comunale non si forniscono spiegazioni esaustive e non si comunicano progetti per soluzioni radicali nel breve e medio periodo, Legambiente Lombardia e il Circolo di Legambiente Valceresio e Ceresium, chiedono che si faccia finalmente chiarezza sulla natura dei problemi relativi all’acqua pubblica di Lavena Ponte Tresa.

In particolare ci si riferisce alla condizione del Pozzo in Piazza Don Attilio Sangiorgio, spesso citato ufficiosamente come la fonte delle attuali disastrose condizioni dell’erogato e della penuria registrata fin dalla scorsa primavera 2012.

Per quanto in premessa poniamo all'Amministrazione Comunale le seguenti domande:

Qual è la situazione attuale del Pozzo?

È possibile che i lavori di sbancamento della collina direttamente soprastante i pozzi, dovuti alle fondazioni per il centro commerciale di recente costruzione, siano all’origine dell'aggravarsi delle problematiche legate all’abbassamento o alla deviazione della falda acquifera?

È ipotizzabile che tale pozzo perciò risulti, a lungo termine, inindoneo all’emunzione di acqua organoletticamente e batteriologicamente accettabile, secondo i parametri di legge?

Quali risorse, progetti o correttivi il Comune intende mettere in campo per sventare questa ipotesi negativa?

È stata diligentemente indagata la fonte dell’inquinamento batteriologico riscontrato a più riprese? Come si intende operare per neutralizzare il futuro replicarsi di questo evento?

Come si intende rimediare alla dispersione del 37% dell’acqua distribuita, dato che risulta dalla relazione di VAS allegata al PGT in via di approvazione?( ora approvato n.d.r)

Facendosi portavoce delle legittime istanze e lamentele della popolazione di codesto Comune, Legambiente sottopone alle SS.VV questi  interrogativi, ai quali reclama una risposta ufficiale, completa e tempestiva.

Cordiali saluti
                                                       


Barbara Meggetto                                                           Sergio Franzosi

Direttrice                                                                       Presidente
Legambiente Lombardia                                                  Circolo Valceresio-Ceresium

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