venerdì 29 ottobre 2010

Spariamo ancora qualche c...zzata.

Se l'attuale gestore del ex-Crotto Bagatt si fosse premurato di leggere a fondo le nostre note "a futura memoria" avrebbe potuto comprendere che le nostre perplessità
( è chiaramente un eufemismo) non s riferiscono al livello della sua cucina, che non dubitiamo ottima, nè al livello del suo impegno organizzativo, senza dubbio lodevole: se avrà la pazienza di andarsi a leggere anche altri interventi della sottoscritta su commenti a radiolavena.blogspot.com, potrà evincere che nè la sottoscritta nè Ceresium ce l'hanno con il gestore di un esercizio commerciale il quale, giustamente, cerca di ricavarne da vivere per sè e i suoi collaboratori.
La contrarietà assoluta si appunta su chi ha chiesto e ottenuto e su chi ha accolto e concesso, che si stravolgesse un luogo della memoria e una struttura caratteristica dei nostri laghi.
Se a ciò si aggiunge lo sciagurato disboscamento alle spalle del ristorante e le progettate modifiche alla riva, oltre che il pretestuoso crollo del magazzino adiacente, in attesa del permesso a ingrandire e cambiare di destinazione l'edificio, mi pare che c..zzate se ne siano fatte parecchie, e non da noi e non solo dette!
Ora, a danno avvenuto, ci sia almeno concesso di esprimere rimpianto per quel che poteva essere e non è più.
Se possiamo permettereci un suggerimento, a chi si dichiara in grado di fornire cucina di livello, raccomandiamo l'inserimento di piatti tipici dei nostri laghi e del territorio, se già non vi siano nella lista del menu.
Non sarà come riavere i Crotti del tempo passato, ma un onorevole compromesso.
Per il resto, siamo qui, pronti al confronto e alla dialettica, senza offendere e, pretendiamo, senza essere offesi.

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