
Dal nostro corrispondente al fronte riceviamo queste note... poco allegre.
Caro blog di Legambiente Ceresium,
giovedì 17 dicembre 2009, mentre la conferenza ONU di Copenhagen andava
verso una chiusura "insoddisfacente e deludente" per quanti (giustamente
tanti) sono preoccupati per la salute e il futuro della Terra come la
vivono i suoi Abitanti attuali, il Consiglio Comunale di Lavena Ponte
Tresa ha deliberato su due argomenti che portano a un aggravio di ciò
che causa l'effetto serra.
1- Adozione piano urbanistico con variante PRG per fare il grosso
supermercato detto "Bennet" in via Colombo (la Statale che sale verso
Marchirolo). E' pensato per un bacino di varie decine di migliaia di
abitanti che ci arriveranno in auto !!!
Tradotto:
più persone che verranno in auto a Ponte Tresa, magari dando "una boccata d'ossigeno" (l'ironia è automatica) al piccolo commercio locale (alcuni lo pensano e
lo sperano). Concedo la buona fede ai consiglieri favorevoli, visti i
chiari di luna dell'economia locale e di confine.
Ma.....l'ambiente=l'aria che respiriamo noi e i nostri discendenti,
cosa dicono e diranno!!!
2- Convenzione per l'uso e l'accesso al centro di raccolta rifiuti di
via Boschina. In pratica, aprendolo a Cadegliano e Marchirolo, si
raddoppia la popolazione che può usarla (anche se con un aumento dei
giorni di apertura ad hoc per loro); i nuovi utenti, verrano dalla
parte opposta del territorio = più auto, il doppio in media, che
faranno un tragitto da 3 a 5 kilometri andata + ritorno; sembra che
Marchirolo abbia fatto questa scelta abbandonando la raccolta porta a
porta degli ingombranti. Non so il motivo: forse il porta a porta costa
di più come servizio di raccolta, ma........ le conseguenze ambientali
non hanno valore ?? Inoltre, l'esigenza di base è di ridurre i rifiuti e
aumentare la differenziata: mi sembra che percentuali significative di
differenziata si sono raggiunte con il porta a porta, o mi sbaglio ???
Sempre in merito alla piazzola di raccolta, lo scenario futuro a breve,
è di realizzarne uno nuovo, più ampio e funzionale, sul territorio di
Cadegliano, sempre sulla strada verso Cremenaga.
Anche quì, concedo la buona fede ai consiglieri favorevoli: un bel
centro permette economie di scala, ecc. ecc..
Sulla inopportunità di questa Convenzione, si è levata la sola voce
contraria , per il motivo della sua collocazione a un capo del
territorio servito, del Consigliere Matarise (che di mestiere fà
l'architetto).
Per un futuro più attento al clima, c'è molta strada da fare, a partire
dalle piccole comunità. Tutti consapevoli che ogni scelta che facciano,
anche apparente piccola, non è ininfluente sul clima e può aiutare
l'umanità in questa sfida epocale oppure può contribuire a peggiorare
l'evoluzione climatica. Anche se in cima alla lista dei problemi
dobbiamo mettere il nostro lavoro e il nostro sostentamento quì e ora!!!
Forse una riflessione aperta a tutti i contributi di idee (es.
Legambiente) potrebbe portare a qualche altra soluzione????
Buon Natale
Renato Latini
Aggiungiamo solo un breve commento alle note di Renato Latini: la grande distribuzione non ha mai giovato al commercio minuto, caso mai il contrario...
l'unico vantaggio sarà per le casse comunali, anche se i proventi del cosiddetto Bennet pare che siano già impegnati in molti modi!
Per quanto riguarda il conferimento degli ingombranti alle piazzole di raccolta, un giro per boschi limitrofi ci farebbe capire che la tentazione di buttare la spazzatura dove capita non sarà facilmente vinta dal sapere che a 5 km di distanza c'è un centro di raccolta!
Ricordo a tutti l'esperienza del Comune di Verbania ( 75% di differenziata!) in cui non solo si raccoglie "porta a porta" ma addirittura si controlla il contenuto dei sacchi e si sanzionano i trasgressori!
Per quanto riguarda il contributo ideologico di Legambiente, sarebbe interessante sapere perchè, data l'unicità come associazione ambientalista in paese, non viene MAI interpellata dal corrispondente assessorato.
2 commenti:
a proposito di ambiente e di programmazione del territorio. Consiglierei di andare a dare una occhiata al prato in riva al lago che si trova poco prima della rotonda del Bagatt. Stanno mettendo giù quello che sembra un mega pontile - logicamente privato - per tutti quei natanti "logicamente a motore" che sono stati sfrattati dai laghi che si trovano più a nord. A parte che, se ben ricordo, in quella zona ci dovrebbero essere delle tutele ittiche e per i canneti, c'è anche da chiedersi se dei privati possono impossessarsi tranquillamente delle poche rive ancora usabili mentre per i cittadini del nostro paese non c'è un centimetro libero per poter portare i bimbi a giocare e a godersi un pò di sole in riva al lago. Chi aveva comperato una casetta da noi e ci veniva tutti gli anni a fare vacanza adesso stà cercando di vendere perchè questo paese ormai è diventato come un gustoso panino da mangiare lentamente....solo che ormai del panino non è rimasto più niente e da morsicare ci sono solo le proprie dita.....
Buon Natale a tutti.
Gianluigi
Mi scuso per il ritardo nella replica, ma sono talmente abituata a non avere commenti che mi scordo di controllare i post più vecchi... sorry!
Comunque...
Ho interpellato a questo proposito il Presidente dell'Associazione Villaggio Miralago, che non è comproprietaria ma solo affittuaria dell'appezzamento su cui insistono i pontili.
Sono in attesa di una risposta e, non appena l'avrò, mi farò premura di pubblicare e comunicare quanto di dovere.
In riguardo alla privatizzazione delle sponde e al consumo di territorio penso che Legmbiente abbia le carte in regola,avendo manifestato il proprio dissenso e raccolto firme( criticata dai più... "progressisti") , comunicato un proprio piano di conservazione della zona canneto il Piano per il Ceresio, (inutilmente) , offerto collaborazione per il monitoraggio e la sorveglianza degli scarichi a lago (interpretati come un'indebita ingerenza e un'offesa all'onore cittadino). Che dire di più?
Quanto ai consumatori di panini, ricordo a tutti che dietro le iniziative di cementificazione e altro, nel nostro paese ci sono sempre le stesse persone.
Tenute, per altro, in grande considerazione dalle autorità e coccolate dai fautori del progresso (?) ad ogni costo.
In questi due anni di militanza ho imparato a mie spese una lapalissiana verità: non si riescono a salvare contro la loro volontà coloro che stanno affogando...
In altre parole: nell'indifferenza di molti, nella cecità di alcuni e nella malizia di pochi si sta realizzando il piano di rendere il nostro paese simile alle mille degradate realtà periferiche del resto d'Italia...e del Mondo!
I soci di Ceresium sono 27/5000 della popolazione, pari allo 0,0054 ( leggonsi cinquantaquattro decimillesimi!)per cento, stimati per eccesso. Non aggiungo altro.
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